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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Poesia

Soffuso il respiro Che brezza solleva Su un fuso distratto Dal lieve dondolio Di una tenue onda Che dal mare si erge. Breve il tremolio Di una lunga luna, A tratti solfeggia Brandendo il silenzio E scostando le briciole Che voci eteree  Hanno smarrito Nell' eco soffuso Di arcane, antiche braci. Fitta volteggia In lembi oscuri di cielo  Una meraviglia assenza. Giungerà a ridosso Della curva collina Ove brevi sostammo Gli anni lontani Di cui sfumato Un ricordo disperso Ho lasciato andare Negli occhi sbiaditi Che fissano il tempo.

Poesia

Rincorre Intorno Alla buia rotta Del fiero posar Di una fine Una lacrima accesa, Triste promessa Dal lungo cammino Che gli occhi neri Lenta socchiude. Tremolio immondo Il nero chiarore  Di questa fulgida Sorte dipana. Paca luce ai corpi Stesi, muti, dona. Rivive in silenzio  sul bordo di un calice, Una stasi deposta  Dal tintinnio Di una pioggia. Vige nel mondo Una vacua essenza, Accartocciata e divelta Dal fine rumore del ricordo Di un sogno.

Poesia

Fraseggia assorto Da un sorso Di mare L' invito tiepido Di una tenue Brezza primavera. Fronde di canto Accoglie il lieve Fruscio Di un battito Sorto dal calore Mattino Di timida frescura. Il silenzio allora Fu un diverso Cinguettio Che brama  Di un colle Vestì  Di immenso, Di verde rugiada E di un vacuo Tintinnio Di torbide Campane  Trascinate E lontane.

Poesia

Breve assilla Il fato di un giorno Il vessillo nudo Di un tremendo Incanto. Breve sorvola Un grumo di notte Sul respiro di un mare. Fiorirà al rancore Di un vano tramonto Un sospiro che luce  Nei ceppi irrisolti Lieve accarezza, Con zanne storte E lugubri mani Sottili, Dense di dolore Fitto, steso, Palpante. Andrea Ravazzini 

ControVerso lunedì 23 giugno 2025_Poesia del giorno

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Poesia

Un battito insonne tracima Denso, inerte Sulle sponde distese,  Tristi, Deserte. Sfoggia l' urlo immondo Del vento suo nudo cuore Di carne e paura. Brama il breve ticchettio Che tracima Da bocca del tempo Un suono scarno di aurora. Si ode ancora poco Il fruscio denso  Che goccia affranta Riporta al termine Di un passo deposto Su ossa trite  Di un mondo Venturo, al suo nudo Seme natio.

Poesia

Lento Il trotterellar  cadente  Di un soffio Lieve, infonde  Una breve carezza  Socchiusa, Che il corpo bruno  Distende, Riverso a una sorte Che giace cadendo, Che in gocce di acqua  Rafferma Muta fiorisce. Fresco il bivacco, Silenzio e ristoro Di un unico giorno. Posa la notte  Il passo denso Delle nubi. Andrea Ravazzini 

Poesia

Lieve zampilla Truce di mare Rimorso, Che vigila assorto Il miglio a venire E scruta distratto Il lento, nudo  Avvenire. Volge al farsi Di un nuovo Rumore Il volto della quiete All' orizzonte denso Di questo paco, fragile Mattino.

Poesia

Crepa Che lungo Il vasto infinito Il cielo  Riaccorda, E sfila tra placidi Intrugli Questo nostro tempo Disciolto, dai grumi Dispersi nel vento. Tempo distrutto, Lento disteso, Sfatto, Che vibra tra onde Di pianto E fronde distese Di salici nascenti. Tempo che stretto Con fauci feroci Nuvole immonde Morde, morde, Alle soglie di un ultimo  Grido. Verrà a quest'ora Un breve lamento, Il lieve subbuglio Di un cielo distratto, Di un giorno a brandelli, Un lieve sussurro  Brancato da un soffio Ancestrale di vento, Che coglie un respiro E il suo triste momento.

Poesia

Fonde Calore L' azzurro denso Di questo cielo A strati vermiglio. Resta lontano Un gesto che luce Corrode, Darsi la mano E a passo danzare Sulle ombre di folto Deserto Che chioma di mondo Succube invade. Andrea Ravazzini 

Poesia

Scioglie le tristi dimore  Livido pallido sole, Brucia le fibre del tempo  Un triste cupo tormento. A singhiozzi tra le ombre Schernite Di una vana radura Saltella l' attesa. Cucito tra battiti  E il pulsar di un momento  Vige in stasi uno sguardo, Un ricordo, un perdono Sperduto,  L' allegria rattoppata Che un cuore ha perduto, Un grido disperso, Che una vita costretta Sul fondo ha taciuto. Andrea Ravazzini 

Poesia

Lenta Disfatta Questa fosca Tormenta In cui vigila Un cuore. Brivido Immenso Vige interrotto Tra il muto Sguardo Di queste montagne E i lembi di un sogno  Che il frastuono ha rimosso. Brucia il ritorno che il manto Tra petali e incanti abbraccia Perenne. Pendulo il mormorio di questo Sorgere indenne. Ricurva una fiammula assorta Danza in un leggiadro branco Di stelle sperdute.

Poesia

Svincola via Tra ombre Di mare E vani Latrati Che notte A singhiozzi Rendono  Luce  Tra lacrime, Ruggine e sale. Rende folte Le nubi Il denso Vapore Del giorno A venire Che sfuma Tra lettere Mute Sparse in un mondo. Fermo Il ticchettio Degli occhi Fissi  Di questo mattino. Breve riluce  Un' anfora Asciutta Colma Di perle E sfocata  Nostalgia. Andrea Ravazzini 

Poesia

Turpe Colore Cupo Leggio Di mare E sapore Di sabbia E favole Amare. Risacca Scalza I battiti Fermi Di uno Strato Leso Ove Un ticchettio In fondo Al rude Tormento Balza, balza. Andrea Ravazzini 

Poesia

Triste Lieve Si arrabatta Tra giunchi Il mero Pallore Di sangue. Il borbottio Denso Occhi Socchiude A un pallido Sole. Un fulcro Arricciato Si stende Nell' ombra A venire. Un molle Frastuono Vaga Disperso Tra fini Respiri E un manto Di tenue colore. Linee  Che luna Attraversa Irrompono In nuda Tristezza. Il cinguettio Si ode  Lontano. Dapprima Un filo Nel vento. Un ricordo Corrode Aria E silenzio. Uno spento Tempo Lento Collassa Il suo  Grigio livore.