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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

Rumori al buio bivacco

Sfumatura assorta Di questa luna Regge una notte  Stretta in attesa. Sente il respiro Un' elevazione Contratta, Con lo sguardo A un fiorire prossimo Che cerca colori  Nei luoghi dei sogni. Sfocata rinuncia Lascia sbocciare  Pace e dolore Dove passasti. Tornerà forse Una nebbia tra I banchi di questo Silenzio che  In un cielo In un pianto Riporto.

L' ultima voce del mesto paese

Nella sua stanza  Il silente respiro Di una polvere Densa, L' ultimo ritiro Da un viaggio Taciuto, Di cui solo  Odo un sommo Nascosto Rumore. Ferma, nuda Sostanza, Il tiepido  Magma Del tempo Incastrastri. Puro livore Uno sguardo  Non regge. Le nebbie E i vaghi Rientri Dei colli Mesto trapassa. Lascia su Gracile mano Un ricordo Di amore lontano. Vacilla nel nascere  Tondo una fitta Natura. Nel crudo Tramonto A un cielo  Rivolto, Nel fondo  Riemerso tra  Lievi rumori, Bruna risorge L' alba succinta  Di un gelo  Canuto, Che forma Indifesa e  Muto pallore Ha delle dune Di un paese Di un cuore.

L' ordine di una luna che verrà

Vertono nudi riflessi Tra i pori desueti Verso una calda Immensità. Rubano al trambusto Il parvo ordine, Al mite arbusto La linfa e l' essenza Degli occhi di una dea. Lenta una candida luna All' imbrunire sfiorisce. Breve la torbida acqua Sorseggia il mite Ristoro che regge Ombre ritorte E vana caducità.