L' ultima voce del mesto paese

Nella sua stanza 

Il silente respiro

Di una polvere

Densa,

L' ultimo ritiro

Da un viaggio

Taciuto,

Di cui solo 

Odo un sommo

Nascosto

Rumore.


Ferma, nuda

Sostanza,

Il tiepido 

Magma

Del tempo

Incastrastri.


Puro livore

Uno sguardo 

Non regge.


Le nebbie

E i vaghi

Rientri

Dei colli

Mesto trapassa.


Lascia su

Gracile mano

Un ricordo

Di amore lontano.


Vacilla nel nascere 

Tondo una fitta

Natura.


Nel crudo

Tramonto

A un cielo 

Rivolto,

Nel fondo 

Riemerso tra 

Lievi rumori,

Bruna risorge

L' alba succinta 

Di un gelo 

Canuto,

Che forma

Indifesa e 

Muto pallore

Ha delle dune

Di un paese

Di un cuore.

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