Feritoie assenti e notti
Notturna senziente Luce dimora Tra fitti raggi Arricciati Di un obliquo Silenzio. Sguscia Al vibrare Di un vano Risorto Tormento, Denso, Disfatto, Morbido Al tatto. Scalda Tra nudi Sussulti I pianti Sommersi Di un oracolo Morto, Mite ricordo Di un tulipano. Lividi fiocchi Feriti Urlano dentro. Muto discende Il lungo Sentiero Tra schegge Smunte Di lorda Vanità. Baciano Pallide Labbra Nitide stelle Sorte lontano.