Poesia
Stretta la gola
Di questa occlusa
Vallata,
Ove brillano
I templi
E dondolano
I fiori
Al cospetto
Di macine
Del tempo.
Rimembra
Il giorno
Una cosa sola,
Ai margini della sete,
Una fine, che breve
Depone sul fondo,
Un preludio
Adagiato,
Maschera
Assurda,
Che una strana
Schiusura sfiora,
Al digrignar
Di un vento
Infausto.
Versa tra i rintocchi
Notturni, un ticchettio
Immondo.
Il sangue esausto
Volle migrare,
E lo ritrovai
Tra colli muti
E ultimi, arsi
Minuti.
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