Infida Rupe Scava Nel gorgo Acquitrino Una scorza Sfilata In assenza. Muta Girovaga Quiete Che su L' ombra Vetusta Di un lieve Cinguettio Denso, Intriso Di fulgido Peso, Nuda Volteggia Amara. Senza L' allora Rimpianto, Che notti Riveste, Vago Irrisolto. Tra tenui Ombre E messi Coperte, Il fosco Brucare Sorseggio, Di parole Ammassate Al sole, Con sguardo Rivolto Lassù, Stretto Stretto Accanto Al deposto Buco Che rumina In petto. In pargolo Canuto gregge Di scorie Per mano Tenute, Un socchiuso Respiro Danza, E gelo Calore Parvo Nell' aria Scuote E riflette.