Di rotte e di noie tra sussurri di vento
Sete,
Tra sottili
Colonne di buio
Riaffiora,
Nei pressi del sangue
Che fu questa antica
Dimora.
Dovrei nel culmine
Di un artefatto
Nascosto
Il morso
Celare,
Nel viso
Di un mondo
Stringere
Il tocco
Del vento e poi
Naufragare.
Tra i densi
Rododendri
Una scia di noia
Abbassa la testa
E i capelli
Sottili
Si lascia
Accarezzare.
Rivivo ogni scheggia,
Un attimo che volge
Al tramonto
Ad ogni sussulto.
Ricordo le braci
Lontane
Di una carezza,
Il soffio dal molo
Distante
Che porta a quel
Tempo una candida
Brezza.
Rimane l' eco del coro,
Una luna che pensa,
Silente,
Una gioia che volge
Le mani al passato,
Quel ramo che perito
Pende cadente,
Con gli occhi dispersi
In un senso ormai
Dirottato.
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