Strette di carne

Rende chissà 

Una voce carne

Redenta, l' ombra

Paffuta di un nodo,

La nuda essenza di

Un volo, il taciuto fluire

Di un manto che neve

Di notte silente ricorda

E stringe in un chiaro

Dolore il contrito

Rimpianto, 

Sibilo che fonde le ossa.


Nel marcio che nero 

Sovrasta

La parte buia 

Nel retro del lume

Non ti fermare,

Nel lento grigiore

Che strozza i ciechi

Germogli di un canto

Non ti posare.



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