Poesia
Tra ciottoli e lasciti
Che mano
Han di terra,
Frugan le labbra
Vani detriti, lievi
Sospiri che
Colli di sogni
Lascian in cruda
Risacca nel ventre
Di un secco desio.
Giunse mite
Nel plesso
Di un giogo,
Al finire di
Un canto di
Sera,
Un fruscio
Desueto,
Che gli occhi
Insani stringe
E tesi aggroviglia.
Stanco,
Sfuma l' urlo
Cemento,
Ritira le braccia
Il caso rumore
D'intorno.
Discende un rabbuio.
Decide un nudo
Momento.
Sorti alate flettono
Le briglia, intingono l' ora.
E il suolo dei passi
Che resta.
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